Fondi strutturali europei

Fondi strutturali comunitari 2000-2006

I Fondi Strutturali rappresentano il principale strumento con cui l'Unione Europea, in collaborazione con gli Stati membri, interviene finanziariamente per realizzare la "coesione economica e sociale", con la quale si intende la riduzione delle disuguaglianze esistenti all'interno della società europea, e lo sviluppo dell'occupazione in Europa.

Sono organizzati per cicli di sette anni: la nuova programmazione è iniziata a gennaio 2007 per concludersi alla fine del 2013. I finanziamenti previsti dai Fondi strutturali comunitari per il nostro Paese nei prossimi sette anni ammontano a oltre venticinque miliardi di euro.

Rispetto alla precedente programmazione (Fondi strutturali 2000-2006), le novità sono sostanzialmente tre:

  1. una revisione degli obiettivi;
  2. la riduzione del numero dei Fondi strutturali;
  3. la scomparsa delle iniziative comunitarie, vale a dire dei programmi specifici a favore della coesione sociale e dello sviluppo dei territori.

Gli obiettivi rimangono tre, ma presentano differenti finalità rispetto al passato.

Il nuovo obiettivo Convergenza e competitività (ex Ob.1) mira a sostenere la crescita e l'occupazione nelle regioni meno sviluppate, vale a dire quelle il cui prodotto interno lordo (Pil) è inferiore al 75% della media comunitaria.

In Italia rientrano in questo Obiettivo quattro regioni del Sud: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Due regioni meridionali, la Basilicata e la Sardegna che erano comprese nell’Ob.1 nel ciclo 2000-2006, sono rimaste escluse. La prima perché il suo Pil non è più inferiore al 75% della media comunitaria per un effetto statistico legato all’allargamento dell’Unione Europea. In pratica la Basilicata avrebbe continuato a essere in ritardo di sviluppo se non fossero entrati nel 2004 i dieci nuovi Stati membri dell'Unione europea, che sono mediamente molto più poveri dei primi 15 Stati membri. La Sardegna non fa invece più parte dell'obiettivo Convergenza e competitività perché il suo Pil non è più inferiore al 75% della media comunitaria.

A disposizione di questo obiettivo l'Italia avrà ben 21 miliardi e 210 milioni di euro, cui si aggiungono quasi 430 milioni di euro per la Basilicata e 972 per la Sardegna.

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Il secondo obiettivo dei Fondi strutturali si chiama Competitività regionale e occupazione (ex Ob. 2 e Ob. 3) e si prefigge lo scopo di promuovere il miglioramento della competitività regionale e l'aumento dell'occupazione. In Italia rientrano in questo Obiettivo tutte le regioni del Centro nord. Rispetto al precedente ciclo dei Fondi strutturali (2000-2006) c'è un'importante novità. Mentre in passato rientravano nell'Obiettivo 2 sole zone limitate del territorio regionale, ora tutte le aree di una regione possono usufruire dei fondi comunitari previsti dall'obiettivo Competitività regionale e occupazione, che usufruirà in Italia di cinque miliardi e 352 milioni di euro.

L'ultimo obiettivo dei Fondi strutturali si chiama Cooperazione territoriale europea: include la precedente Iniziativa comunitaria Interreg e intende promuovere un'integrazione equilibrata del territorio.

Sono oltre 846 i milioni di euro messi a disposizione per questo obiettivo, che riguarderà in Italia le regioni che sono al confine con altri Paesi.

La seconda novità del ciclo 2007-2013 riguarda il numero dei Fondi strutturali, che passano da quattro a due. Rimangono il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) che finanzia gli investimenti produttivi, le infrastrutture e tutte le iniziative mirate a ridurre le disparità territoriali e il Fondo sociale europeo (Fse), incentrato sull'occupazione, lo sviluppo delle risorse umane e la promozione dell'integrazione sociale.

Il Feoga (Fondo europeo di orientamento e garanzia) e lo Sfop (Strumento finanziario per la pesca) escono dall' orizzonte dei Fondi strutturali, perché alla promozione dei settori agricoltura e pesca è riservato uno specifico Piano europeo rurale per il periodo 2007 -2013.

L'ultima novità è invece costituita dalla scomparsa delle Iniziative comunitarie Urban, Equal e Interreg, le cui finalità sono state assorbite nella programmazione generale dei Fondi strutturali. Urban era il programma che si occupava del recupero e dello sviluppo delle aree urbane in crisi; Equal aveva lo scopo di promuovere le pari opportunità e la lotta alle discriminazioni sociali; Interreg era un programma incentrato sulla cooperazione transfrontaliera.

In particolare, l’Iniziativa comunitaria Interreg come abbiamo visto, è stato "promosso" a vero e proprio Obiettivo dei Fondi strutturali, mentre Urban ed Equal si sono "fusi" con il nuovo Obiettivo Competitività regionale e occupazione.

Tutta la documentazione relativa ai Fondi strutturali comunitari è disponibile sul sito:

Nella programmazione 2007 - 2013 dei fondi strutturali comunitari, il settore dei beni culturali continua ad avere un ruolo rilevante, in particolare, è dedicato un intero Asse di intervento (Asse II - Risorse Culturali) alla tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali.

L’Opib segnala il sito del Ministero per i Beni e le Attività Culturali dove è possibile ricevere informazioni dettagliate sui Fondi strutturali comunitari.

Link utili e documentazione ufficiale

Guida ai Fondi Strutturali 2007-2013
Inviti in Corso: Programma Interreg IVC
Poltica di coesione 2007-2013: Schede
Cohesion policy: Positive assessment of National Strategic Reference Frameworks for 2007-2013